MATTEO MONTEFIORI, OSTEPATA. CON IL CUORE E OCCHIO CENTRALE GUIDA LE SUE MANI PERCHE’ IL DOLORE LO CONOSCE VERAMENTE

MATTEO MONTEFIORI, OSTEPATA. CON IL CUORE E OCCHIO CENTRALE GUIDA LE SUE MANI PERCHE’ IL DOLORE LO CONOSCE VERAMENTE
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Come medicina olistica, dal Greco olos-tutto, l’osteopata considera l’individuo nella sua globalità. La stessa parola “salute”, dal sanscrito “sarva”, significa integrità, tornare tutto d’un pezzo. Ancora, in inglese antico, la parola “hal”, oggi comunemente conosciuta come health-salute, significa “tutto”.  

Il trattamento manipolativo osteopatico è il processo attraverso il quale l’osteopata approccia le disfunzioni somatiche. Le disfunzioni somatiche sono catalogate come anomalie del sistema muscolo- scheletrico. In un'ottica completa osteopatica la disfunzione somatica non si limita alla sola disfunzione, ovvero alterata funzione, del sistema muscolo scheletrico ma ad un'alterazione del sistema corpo di cui il muscolo-scheletrico è la parte palpabile e maggiormente rappresentativa degli stati adattativi.

Matteo Montefiori, ha una marcia in più: il dolore lo ha conosciuto veramente in prima persona,  in età giovanile,  e questo gli permette di usare il cuore, insieme alla tecnica, per curare i suoi pazienti.

La sua battaglia, durò ben quattro anni, negli anni adolescenziali, ed ora è ancora sotto controllo e continua ad accompagnarlo: la sua malattia non gli permise di correre come tutti i bambini e fu un vero travaglio di operazioni, ma gli permise di diventare l’uomo, con la U maiuscola che è ora: avere un carattere forte e superare con sfida molteplici studi accademici per ottenere il meglio da se stesso, per poi donarlo, mettendo amore nella cura verso il prossimo.

Infatti è un osteopata Roi (registro osteopati d'italia) quindi con certificazione D.O. e membro ROI mROI 2341 ed in possesso di laurea inglese Bachelor of Science in Honors and Practioner) in Osteopathy, disciplina complessa che richiede tempo per studiarla: 5 anni investiti in formazione teorica e pratica, in questi anni il mentore della clinica, le ricerche scientifiche e l'educazione alla professione sono fondamentali per essere degli operatori validi.

Il 5 novembre 2020 l'osteopatia è stata riconosciuta in Italia come disciplina sanitaria, allo stato attuale l'osteopatia rientrando nelle lauree tecniche sanitarie diventerà una laurea breve, quindi triennale, questo rischia di far perdere la formazione olistica e potrebbe creare una serie di specializzazioni, il che farà perdere la visione umanistica cancellando l'essenza della disciplina stessa.

Montefiori, attraverso l’applicazione dei principi osteopatici, punta al ripristino degli equilibri omeostatici e funzionali del soggetto, integrandoli nell’ambiente in cui esso si muove: hobby, sport, lavoro, dinamiche personali.

Il suo focus è la salute della persona. Attraverso   l’esperienza coltivata nei diversi ambiti d’applicazione, il suo obiettivo è   ripristinare la fisiologia del soggetto, per il raggiungimento di tale scopo   si avvale anche della collaborazione di diverse figure professionali.

Secondo la “World Osteopathic Health Organization” (WOHO), l’osteopatia, ci spiega Montefiori, è un sistema affermato e riconosciuto di prevenzione   sanitaria che si basa sul contatto manuale per la diagnosi e per il   trattamento. Rispetta la relazione tra il corpo, la mente e lo spirito, sia   in salute che nella malattia: pone l’enfasi sull’integrità strutturale e   funzionale del corpo e sulla tendenza intrinseca del corpo ad auto-curarsi.

Il trattamento osteopatico viene visto come influenza   facilitante per incoraggiare questo processo di auto-regolazione. I dolori   accusati dai pazienti risultano da una relazione reciproca tra i componenti   muscolo-scheletrici e quelli viscerali di una malattia o di uno sforzo.

L'organismo è alla costante ricerca del confort, e non può abituarsi al dolore ecco che cerca il compenso, che è una strategia del corpo, attraverso una serie di   modificazioni posturali per non percepire il dolore.

Le tecniche utilizzate variano in base al lavoro da   eseguire e alla persona: hanno sempre   lo scopo di poter agire sulla causa in assenza di controindicazioni. Come disse A.T. Still, prosegue l’osteopata Matteo Montefiori, quando un paziente viene a farsi visitare e comincia a raccontarmi i sintomi … mentre ascolto, con l’occhio della mente vedo la combinazione dei sistemi che vanno a costituire l’intera struttura di quel corpo. Mi concentro sulla sua storia, cercando di individuare, attraverso la descrizione che mi viene data, le alterazioni strutturali che sono avvenute per produrre i sintomi descritti. Vedo per primo il telaio osseo e le articolazioni che lo tengono insieme rendendolo un unico sistema, che costituisce le fondamenta su cui tutte le altre strutture del corpo umano sono costruite. In seguito, le posizioni reciproche delle parti ossee e le loro relazioni, i legamenti, i muscoli … il sistema nervoso e ogni sua connessione con le funzioni del corpo, nel controllo degli organi interni, della circolazione dei liquidi, e del nutrimento delle varie parti del corpo. Poi vedo il sistema arterioso il sistema venoso, il sistema linfatico (e le loro funzioni) e alla fine, ma non meno importante, vedo il sistema ghiandolare del corpo e mi chiedo come determini i suoi effetti in ogni singolo caso.

Matteo, termina dicendoci che già insegna presso l'international osteopathic academy IOA) osteopatia: craniale, geriatria, metodologia clinica e semeiotica, e prossimamente aprirà una  accademia quinquennale di cranio sacrale, la quale è l’osteopatia della globalità dell’individuo poiché la forza proveniente dalla tace cranica agisce su tutto il corpo, la valutazione cranica viene usata come strumento di diagnosi palpatoria dell’intera persona e non solo del cranio in sè.

Ovviamente è impegnato in diversi studi in diverse località, ma se qualcuno lo vuole contattare il suo indirizzo email è montefiori.osteopatia@gmail.com.

Gioia Logiri

Ndr: Il presente articolo ha unicamente carattere culturale, divulgativo ed informativo - per informazioni di natura medica si invita ad informarsi presso le sedi e le professionalità competenti, si esclude e declina ogni responsabilità.

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