Le Iene hanno registrato un'inchiesta, relativa al caso delle multe di Brugherio: non ancora trasmessa in televisione.
L’inchiesta è relativa all’ormai famoso argomento dei quattro T.RED: in modo particolare quello installato in Viale Lombardia.
Nella promessa iniziale A. Di Giuseppe, giornalista delle Iene, premette che passare con il rosso è vietato non solo perché lo dice il codice della strada, ma perché è molto pericoloso.
Per cui chi lo fa deve essere sanzionato.
Come è noto, a Brugherio, nei consigli comunali erano state portate, aumentando continuamente le variazioni a Bilancio di Previsione, anche date dagli introiti percepiti dalle infrazioni stradali giunti a due milioni di euro.
Ormai sembra che l’installazione dei T-RED sia la decisione della maggior parte della maggioranza, nonostante i giudici di pace abbiano già annullato una parte della multe legate alla segnaletica orizzontale..
Il link dove è visibile l’indagine è:
L’equipe delle Iene e i giornalisti a A. Di Giuseppe e M. Romano, hanno preso a cuore il caso dei T.RED di Brugherio, ormai diventato un caso a livello nazionale, conducendo una indagine/intervista
I multati, buona parte abitanti di Brugherio, ormai vivono nell’incubo di essere penalizzati ed alcune famiglie hanno avuto anche problemi economici, considerando la somma da quietanzare arrivata alle loro casse famigliari.
Sono state molte le persone multate per giungere ad un incremento delle casse comunali per una cifra superiore a 2 milioni di euro: non manca il caso di un conducente che è stato sanzionato una somma che varia tra i quindici e ventimila euro.
Un caso particolare vede un abitante brugherese che uscendo di casa ed immettendosi sulla direzione di transito, per recarsi al lavoro, ha già preso 5 multe, quindi è facilmente multabile continuamente.
Alla sua richiesta di un sopralluogo, a distanza di mesi, nessuno ha nemmeno risposto.
Ad alcune persone è stata tolta o sospesa la patente, la possibilità quindi di recarsi al lavoro, in un periodo appena uscito dalle ristrettezze economiche causate dalla pandemia, con il nuovo rincaro delle bollette della luce e del gas, e non per ultima la guerra in Ucraina .
Mario Gatto, Presidente di Globoconsumatori, nelle sue riprese, espone la sua posizione, sostenendo che dalle brochure i primi T.RED, non siano omologati, ma solo approvati, diventa quindi obbligatoria la presenza del pattugliamento della polizia locale per notificare la multa.
Non esiste infatti una normativa nazionale che stabilisca la durata del giallo di un semaforo prima che diventi rosso: da uno studio di un Ingegnere di Alessandria, risulta che, considerando le strade presenti a livello nazionale, per una corretto uso della normativa e della sicurezza, ad una macchina che transita con percorrenza di 50 km/h, occorrano 57 metri per frenare: la durata del semaforo giallo non dovrebbe essere minore ai sette secondi.
Pare che a Brugherio il semaforo giallo dura solo 3,9 secondi.
Alla ripresa del filmato erano presenti alcuni consiglieri di minoranza Mariele Benzi, Roberto Assi, della Lista Assi Sindaco, Massimiliano Balconi della Lista per Brugherio, portando il disappunto dei cittadini, oramai spaventati, preoccupati ed anche molto irritati.
Hanno evidenziato quanto la normativa, tra omologazione ed approvazione non ha uguale significato senza ombra di dubbi. Non possono quindi essere processate in eguale misura le multe con lo stesso metodo applicativo.
Con loro era presente anche il legale che tutela diversi multati, ed ha argomentato delle norme specifiche del codice stradale, confermando che la normativa dovrebbe differenziarsi sull’applicazione tra un semaforo omologato o approvato
Le Iene non sono riuscite ad intervistare il sindaco, in fuga, rimasto nel silenzio inviolato, non rilasciando dichiarazioni.
Il Comandante della Polizia Locale Pavesi, ha dichiarato di essere pronto a querelare chi smentisca le sue affermazioni: le procedure sono state applicate dopo un attento studio ed in coscienza.
Nel video stesso , è stata intervistata una ragazza, assunta in collaborazione con un’altra collega. Dopo una giornata di addestramento e studiando la normativa prevista, scelta per la prima analisi per visualizzare, vagliare, i fotogrammi dei conducenti trasgressori e segnalarli ad un componente della Polizia locale..
Ad informazione delle persone multate riportiamo alcune sentenze:
L’omologazione ed approvazione, secondo i giudici, non sono dunque sinonimi e vengono ritenute procedure distinte che sfociano in distinti provvedimenti amministrativi, nell'ambito della procedura di accertamento delle violazioni ai limiti di velocità. Una conclusione confermata anche dal Giudice di Pace di Padova (sent. 775/2019) e dal Giudice di Pace di Treviso (sent. 443/2020).
Il Giudice di Pace di Milano, in una sentenza dell'11 febbraio 2019, ha ad esempio stigmatizzato l'uso promiscuo dei due termini affermando che la sovrapposizione sia "solamente apparente, trattandosi di due procedure completamente diverse che giungono a differenti provvedimenti conclusivi".
Il Giudice di Pace di Vercelli, con sentenza depositata il 19 febbraio 2020, proprio a seguito della lettura congiunta dell'art. 201, comma 1-ter, C.d.S. e dell'art. 192 Reg. C.d.S., ha evidenziato come le apparecchiature da utilizzare per i controlli debbano essere omologate qualora il Regolamento di esecuzione ed attuazione stabilisca le caratteristiche fondamentali o particolari prescrizioni, altrimenti sarà possibile ricorrere alla semplice approvazione, se possibile utilizzando la procedura prevista per l'omologazione.
Da quanto risulta, sembra che le multe arrivate nelle caselle postali, siano poco interpretabili e portano dei dubbi interpretativi alle persone.
In compenso l’amministrazione comunale ha emesso un altro ordinamento
Marco Gatto, Presidente del Globoconsumatori, con il quale siamo già in contatto e presenteremo prossimamente, ha pubblicato alcuni respingimenti di Prefetti, in altre zone a partire da Milano, successivamente riformati dal GDP di competenza a seguito di nuovi ricorsi .
Abbiamo trovato interessante pubblicare il links per chi fosse interessato a simili casi.
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Gioia Logiri