Le Canzoni di Dante in concerto

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All’Auditorium Giuseppe Verdi di Segrate, in  occasione del primo incontro, organizzato  da Cluster Segrate Musica e la Rassegna di Concerti di Musica Contemporanea, è stato presentato  il volume Le Canzoni di Dante dal Presidente e Vicepresidente della Società  Dante  Alighieri di Milano, rispettivamente   Maestro Adriano Bassi e Prof. Vincenzo Amato.


A questa iniziativa hanno partecipato  musicisti e cantanti di alta professionalità  che,   hanno composto appositamente,  eseguito ed  interpretato brani musicali , ispirandosi e  dedicandoli  ai Sonetti della Vita Nova.

Un’eco gentile alla  genialità  di Dante Alighieri.

Il Libro Le Canzoni di Dante è una raccolta di  21 composizioni musicali  su testi poetici antichi.

Un’opera impegnativa, importante, che ha richiesto un notevole e meticoloso impegno di preparazione sia  dell’organizzazione che dei musicisti e cantanti.
Il  progetto  è nato da un’idea dei Maestri  Francesco Sicari e Enrico Intra

Riprendendo, alcune frasi del Prof. Vincenzo Amato, dalla prefazione del libro,  musicare i sonetti della Vita Nova di Dante, così come si è magistralmente presentato in questo concerto , non equivale a comporre   della musica su dei versi, ma creare musica in simbiosi con i testi: espressione  di  due generi   che si contaminano, si compenetrano, diventando  il concavo e il convesso della stessa figura geometrica.
Lo stesso sonetto è musica che si esprime attraverso i canoni dell’armonia e della melodia, grazie all’intreccio delle rime, alla completezza dell’endecasillabo, all’originalità dello stile.
Le note, così, hanno giocato con le parole, le hanno avvolte, le hanno sedotte e da esse si sono lasciate sedurre in un gioco di attrazione reciproca, portando in tutte le composizioni, la sublimazione del connubio.
Il  risultato è manifestato nel tutt’uno in cui le due componenti non si distinguono, ma appaiono facce della medesima medaglia il cui metallo è oro lucente.

Il lavoro di creazione messo in atto dai musicisti di quest’opera risponde alla stessa logica artistica: intrecciare la bellezza della musica con la bellezza della poesia:  grazie al loro connubio,  le due espressioni d'arte non ne risultino separate,  ma legate in modo naturale,  come se musica e poesia si amassero reciprocamente e fossero due realtà inscindibili.


Perché dos non es igual que uno mas uno, come cantava Joaquin Sabina in un suo bellissimo brano.

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In occasione del concerto, sono state eseguite e composte  magicalmente dal vivo sette composizioni dei Maestri: Onne salute di  Enrico Intra,    Gentil pensero che parla di vui  di  Anna Gemelli,  Ciò che mi incontra, ne la mente more di Elena Maiullari,    O voi, che per la via d’Amor passate di Sante Palumbo,   Venite a inteder li sospiri miei di Adriano Bassi,    Spesso fiate vegnonmi a la mente di Roberto Favilla,  Sì lungiamente m’ha tenuto Amore di Yoichi Sugiyama ,  Tanto gentile e tanto onesta pare di Francesco Sicari, rispettivamente interpretate magistralmente da Silvia Pepe,  Victor Andriani, Sabrina Sparti, Maria Eleonora  Caminada

Gioia Logiri

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