LA CITTÀ DELLA LUCE

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La mia città è fatta di luce, forte, accecante luce bianca. Si trova su una roccaforte in cima al monte leuchtenden. Il vento è sempre fresco e l’acqua è dolce e brillante. Non scende mai la notte e ogni giorno il mio popolo ringrazia la luce di imprigionare gli altri colori, di proteggerci dal buio. Splende, così bella e gloriosa e noi, gli uomini bianchi, fatti di gesso, senza la luce saremmo persi. A lei dobbiamo la nostra libertà, a lei dobbiamo i nostri comfort, a lei dobbiamo le nostre ricchezze e le nostre tecnologie. Non conosciamo fatiche e sudore e insieme lavoriamo per essere felici, migliorare ogni giorno la qualità della vita. Noi popolo della luce conosciamo i segreti di questo mondo e li usiamo a nostro vantaggio, abbiamo potere e gloria e ogni altro essere vivente di questo mondo sogna di giungere qui un giorno. Nella luce risiede la felicità, la pace. Non conosciamo la guerra e non usiamo violenza, siamo puri come il bianco del nostro corpo. Siamo buoni con tutti i nostri simili e sempre pronti ad aiutarci l’un l’altro. Abbiamo fede nella luce e di lei ci fidiamo perché ci dona la vita ed è con la vita che noi la ripaghiamo. Questo mondo è perfetto perché ogni piccolezza è predetta e già prima che venga alla luce ogni uomo di gesso si conosce la sua identità : siamo tutti uguali e nessuno è a un piano superiore di un altro. Solo un uomo è sopra tutti il Beleuchtet, egli ci governa ed è in contatto diretto con la luce, l’unico che può sedere con lei e l’unico a cui lei possa parlare. Lui è il grande custode del nostro mondo che ci difende dagli uomini di piombo, infimi abitanti del profondo buio. Si dice che nelle loro città arrivi solo il riflesso della luce che noi conosciamo, che sia sempre notte e che siano violenti e barbari. A volte provano a risalire fino alla nostra città ma subito il buon Beleuchtet li scaraventa nelle profondità da cui sono venuti, che fortuna ! Se lui non ci fosse saremmo persi ! Cosa mai potrebbe accadere se gli uomini di piombo arrivassero a noi, sarebbe la fine ! Porterebbero il buio, la violenza, la morte ! Ci renderebbero polvere per poter diventare anche loro bianchi, puri e splendenti come noi! Noi che siamo il popolo più potente mai vissuto su questo mondo ! Per questo vorrebbero conquistarci, sono invidiosi di noi, della nostra fortuna ! Sono nati dalla parte sbagliata e ce ne fanno una colpa ! Ma come posso avere colpa io delle sfortune altrui ? è tipico dei falliti ! Non riescono ad essere al nostro livello e quindi vogliono distruggerci, ma non riusciranno mai ! Noi siamo al sicuro, siamo protetti. Noi siamo la civiltà, abbiamo le leggi e la tecnologia, abbiamo un sistema sociale dove ognuno ha un preciso compito, dove tutti sono tutelati e vivono bene ! Tutto ciò non potrà finire perché gli uomini di piombo non sono contenti di dove sono nati. Che poi, io non ne ho mai visto uno di quelli là, nessuno sa come o di cosa siano fatti da queste parti, ma visto che vivono così in profondità e senza mai vedere luce devono per forza essere molto pesanti, è stato il grande Beleuchtet a dirci che sono di piombo e noi di lui ci fidiamo ciecamente. Vorrei trattenermi ancora ma si fa tardi, devo dormire. Perdonatemi se sono sparita, avrei voluto continuare la storia ma… la luce l’altro ieri è scomparsa. Sono stati gli uomini di piombo, l’hanno spenta ! Non c’è più luce ! Non c’è più luce! Io non lo sapevo, nessuno di noi aveva idea… sono sempre stati loro ! Erano loro a darci la luce ! Giorno e notte, chiusi in profonde e buie miniere, ricoperti di pece, erano loro a darci la luce ! Il nostro benessere, la nostra fortuna ! Era la loro vita a donarci tutte queste meraviglie. Loro muoiono per farci vivere, che cosa terribile ! Stiamo pensando di ribellarci contro il grande Beleuchtet, non ha fatto altro che prenderci in giro… ci ha tenuto nascosta la verità ! La luce è tornata ! Miracolo ! Salvezza ! Abbiamo protestato e costretto il grande Beleuchtet a liberare gli uomini di piombo ! Mi sono messa personalmente in contatto con loro e ho scoperto la verità : i colori non fanno male e noi non siamo fatti di gesso, è solo pittura, siamo fatti di carne ! COme gli uomini di piombo, anche loro sono fatti di carne solo che noi non ne avevamo idea, qui non esistono pericoli, nessuno ha mai visto del sangue ! Loro sì invece, ne vedono a fiotti ogni giorno, quegli uomini soffrono per la fatica, non hanno pause e spesso si fanno male. Per tutta la vita ho creduto che loro fossero i cattivi, i nostri antagonisti, l’unico pericolo per noi. Ma ora, ora che ho conosciuto il buio, ho capito che siamo noi i cattivi, che la luce è una finzione ! Che dobbiamo ribellarci ! Unificarci con gli altri esseri umani che sono fatti di carne come noi, che hanno la nostra stessa voglia di migliorare, di stare bene, di essere felici, di vivere nella pace! Noi abbiamo portato la guerra nel loro mondo, l’odio e la violenza! Non siamo mai stati i buoni, abbiamo diviso e creato povertà e tristezza a chi è proprio come noi ! Come abbiamo potuto permetterlo ? Ma ora, ora che la verità è alla portata di tutti sono sicura che le cose cambieranno ! Che combatteremo insieme, saremo uniti, per creare un mondo dove c’è luce per tutti, dove ci sono altri colori oltre al bianco, dove c’è pace ed è l’amore a regnare ! Lo so, ce la faremo ! Questa è l’ultima volta che posso parlarvi, il mio popolo non ha voluto ascoltarmi ! Sono voluti restare nella luce, fingendo di non sapere la verità, mi hanno chiesto di mentire a me stessa, di accettare la mia bella vita e voltare la testa davanti alla morte dei miei simili ! Bene, mi sono rifiutata e ho denunciato a gran voce, davanti a tutti le condizioni di quelli che chiamavo uomini di piombo ! Nessuno ha ribattuto, tutto il mio popolo è rimasto impassibile, dicevano che non potevamo rinunciare ai nostri privilegi per aiutare dei semplici operai che sono solo, poverini, nati dal lato sbagliato. Mi hanno detto di abituarmi ma io non ce l’ho fatta… ho continuato a parlarne, ogni giorno, a urlare per strada che siamo noi i cattivi ! Che non possiamo fare finta di niente, che noi ci aiutiamo, che noi ci vogliamo bene e ci impegniamo gli uni per gli altri. Mi hanno risposto che solo tra i bianchi ci si aiuta e che se voglio che anche gli uomini di piombo siano con me, devo andare giù da loro. Ci ho pensato un po’ e ho capito che ha ragione il mio popolo, perché dovrei rinunciare a quello che ho ? Per non avere nulla ?

racconto di Virginia Maggi

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