Claudio Foti condannato: i giudici dichiarano colpevole la Filiera Psichiatrica Non è una disapprovazione della psicoterapia, ma del “sistema Bibbiano” che NON era un raffreddore!

Claudio Foti condannato: i giudici dichiarano colpevole la Filiera Psichiatrica Non è una disapprovazione della psicoterapia, ma del “sistema Bibbiano” che NON era un raffreddore!
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Roma 15 Novembre, come Associazione  Nazionale Famiglie Insieme per i Diritti Umani vorremmo esprimere la nostra soddisfazione per la  recente sentenza sulla vicenda che negli ultimi due anni  ha travolto i servizi sociali della Val d’Enza. Claudio Foti, fondatore e specialista del noto studio torinese Hansel & Gretel, è stato dichiarato colpevole di lesioni  gravissime.

Con la presente nota teniamo a precisare che non è stata messa sul banco degli imputati la Categoria  Professionale.

I giudici, invece, hanno condannato proprio il metodo.

Hanno condannato lui, le sue teorie,  le sue macchinette e le sue “terapie”.

A nulla è valso il tentativo di nascondersi dietro la sua disciplina che  riteneva inattaccabile.

Così non è stato.

La mossa dei consulenti di Foti è stata, a nostro avviso, ripugnante  e intollerabile.

Questa sentenza è il riconoscimento della Filiera Psichiatrica, visto che è tutta la filiera ad essere  incriminata, messa in discussione.

Questo ci dice che avevamo ragione, che le nostre battaglie contro un  “sistema” che in questi anni ha causato e sta ancora causando tanti danni e sofferenze erano e sono giuste.

In questo momento è d’obbligo ricordare tutte le bambine e bambini strappati alle famiglie nella Bassa  Modenese, al Forteto, a Massa Carrara e in tutta Italia.

Un pensiero va anche a Don Giorgio Govoni, parroco  di San Biagio, e alla famiglia di Sagliano Micca e altre mamme e papà che non sono più con noi.  

Sebbene la nostra sia un’associazione giovane, i soci fondatori lottano da anni contro la Filiera Psichiatrica con migliaia di casi seguiti.

Possiamo perciò affermare con certezza che quanto scoperto a Bibbiano è solo  la punta di un iceberg che purtroppo si estende a macchia di leopardo in tutta Italia. Non dimentichiamoci della piccola Giulia, del piccolo Miky, del piccolo Luca e di tutti i bambini strappati  ancora lontani dai loro cari.

All’indomani di questa condanna, ci auguriamo che la Politica si prenda  responsabilità della tragedia umanitaria rappresentata da più di 40.000 bambini strappati alle famiglie e  decida di porvi rimedio.

Non è un raffreddore ma una pandemia.

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