Cassina de’ Pecchi: Capizzi , Presidente Consiglio Comunale stralcia Pgt dall’Odg

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A Cassina è in corso uno scontro, a pochi mesi dal voto che, sembra solo all’inizio. Urla e Denunce anticipano la valanga di ricordi che rende incerta l’efficacia di un provvedimento delicato e prevede nuovo consumo di suolo

In accordo con i capigruppo, il Presidente “dichiara chiusa la seduta”. Ma la Maggioranza vota ugualmente e approva il punto.

L’approvazione doveva avvenire il 21 gennaio 2024.La documentazione risulta incompleta e fuori dal tempo massimo. 19 gennaio 2024

Gli Enti Autorevoli preposti sarebbero stati consultabili fino al 22 gennaio 2024 .

Assente parere ATS.

Fuori tempo massimo anche per l’approvazione

E' possibile sentire, in internet, in streaming, il Consiglio Comunale del 21 gennaio 2024  

Abbiamo chiesto ad Andrea Maggio cosa realmente è accaduto nell'ultimo Consiglio Comunale, finito ad urla e con risvolti legali  in un prossimo futuro.

Doveva essere il giorno dell’approvazione definitiva del Pgt (il Piano di governo del territorio) ma  una serie impressionante di scivoloni dei “Balcones”  ha restituito impreparazione e il volto cattivo di un’Amministrazione che, hanno forzato un passaggio ma ottenuto un “aborto documentale facilmente impallinabile dagli aventi diritto”.

Cosa intende per “impallinato”? dice che ci saranno ricorsi?

Guardi, preferirei non parlare della questione, non sono particolarmente interessato a questa “partita”, perché è davvero squallida, gestita davvero in modo superficiale. La pagina più buia degli ultimi 30 anni, ma chiuso nel mio silenzio ho visto i numerosi errori.

Ad un certo punto non riesco più a tacere davanti al cialtronismo puro.

Non serve molto a comprendere quanto la delibera di approvazione del PGT sia fortemente viziata per più di un motivo. Quello che mi ha davvero disgustato sono gli atteggiamenti scomposti e violenti di quasi tutti gli esponenti di maggioranza, che urlavano e inveivano contro il Presidente tutti paonazzi con la bava alla bocca.

Quanto è avvenuto, quella rabbia, è troppo distante dall’atteggiamento da assumere da chi esercita un mandato per l’interesse pubblico.

Si spieghi meglio

Il punto non era all’ODG del Consiglio Comunale in quanto revocato è  ben prima dell’inizio della seduta dal Presidente del Consiglio Comunale (sentiti i Capigruppo la sera precedente).  E’ prerogativa di un Presidente, che l’attuale Maggioranza ha scelto di mantenere come istituto (non obbligatorio sotto i 15 mila abitanti) individuato nel Consigliere Capizzi, votato ed eletto alla carica. Il Presidente ha alcuni doveri e prerogative e la Maggioranza non può inscenare uno spettacolo indegno con vari insulti sessisti solo perché adempie al dovere o esercita il ruolo con autorevolezza. A poche ore dalla seduta la Presidente del Consiglio comunale Eliana Capizzi ha inviato una nota a Sindaco, Consiglieri, Prefetto, Comandante dei Carabinieri, Segretario Generale e Revisore dei Conti, comunicando che il punto,  sentiti i capogruppo non sarà portato in aula.

La violenza della maggioranza che, ha voluto discutere il punto nonostante fosse intervenuta la chiusura della seduta consiliare,  è stata imbarazzante per tutti.

L’articolo 18 del Regolamento di Consiglio Comunale che sancisce come termine ultimo per la messa disposizione di TUTTA la documentazione, quello di almeno 4 giorni prima rispetto alla seduta è stata consegnata tardivamente e palesemente incompleta.

Basterebbe già questo per rendere incerta l’efficacia della variante generale del PGT, ancor prima di veder l’avviso pubblicato nel BURL.

Peraltro sono riusciti a farsi tirare le orecchie da CMM che ha smentito clamorosamente le dichiarazioni del  Sindaco  che ha attribuito le responsabilità del ritardo, pessima figura.

Ma come se non bastasse mancavano i pareri degli altri Enti, atti formalmente presupposti e prodromici rispetto alle proposte di controdeduzione da votare.

Ad esempio, perché non sono state consegnate ai Cittadini le osservazioni?

Alcune accolte nonostante fossero state protocollate fuori tempo, altre giunte nei tempi ma contestate perché scomode.

E’ diritto degli eletti essere a conoscenza di tutto il materiale di seduta, consegnati nei tempi di legge, al fine di poter esercitare appieno la propria funzione e di esprimere un voto consapevole.

Mi creda, un procedimento da approvare i primi 14 mesi di legislatura che arriva in discussione, incompleto con gravi vizi che lo espone a ricorsi e pregiudicano l’efficacia, a pochi mesi dal voto.

Ad ogni modo non è finita qui.

Lei è un profondo conoscitore della politica locale, alcuni la considerano un’inesauribile risorsa amministrativa, altri un Rompiscatole,altri Provoc..autore , ma chi è in realtà?

Esser considerato una risorsa amministrativa mi rende felice ma inesauribile non direi proprio, prima o poi come tutte le faccende umane finirà anche la mia energia.

Fino a quando resisterò, i Cittadini , con i quali mi confronto ogni giorno acquisendo disagi, sensazioni, pareri, suggerimenti,  continueranno a trovare interlocutore e riferimento amministrativo, strumento per migliorare il paese.

Sicuramente, chi lavora per il bene del paese senza baciare la pantofola “ai poteri forti locali” è antipatico, mi sono creato molti nemici fra i vertici politici, sociali e associativi, soggetti che tendenzialmente soffrono per invidia e frustrazione per non riuscire a pilotarti come vorrebbero.

Ogni giorno e da anni, il malessere di questi soggetti alimentano una narrazione contraria di odio, ma io non mi arrendo.

L’unica cosa che mi interessa è la considerazione diffusa rispetto alle competenze amministrative che, ho maturato in questi 2 decenni. L’apprezzamento che ricevo dai Cittadini e che riscontro sempre nelle urne è la vera benzina che alimenta la mia passione.

Andrea Maggio ci racconti un po’ di lei

Sono sposato da piu’ di vent'anni, ho un figlio

Sono  un politico di lungo corso in paese,  frequento il Municipio da circa vent’anni.

Ho ricevuto eredità la passione per l’Amministrazione dai genitori, mamma consigliere comunale e papà assessore.

Ho ricoperto per diversi anni il ruolo di esponente dell’opposizione. Con il Sindaco Claudio D’Amico (2009-2014) divenni Assessore ai Lavori pubblici, viabilità, politiche giovanili, e divenni il cosiddetto «consigliere anziano», ovvero il più votato alle elezioni del 2009 e del 2014.

Quest’ultime, seguirono il naufragio dell’esperienza amministrativa del centrodestra l’anno prima, accettai  comunque di candidarmi a Sindaco per Uniti per Cassina, sostenuta da Forza Italia Fratelli d’Italia e Lega Nord.

La vittoria arrise a Massimo Mandelli e lui diventò capogruppo di minoranza.

E cinque anni più tardi, sono stato ancora candidato sindaco della lista Uniti per Cassina, sostenuta dalle civiche Cassina in movimento e Insieme per Cassina e dai partiti Forza Italia e Fratelli d’Italia, con il simbolo.

Fece scalpore l’assenza della Lega,

Soprattutto perché proprio ero considerato un fedelissimo dell’ex sindaco lumbard Claudio D’Amico e non era prevedibile  che mi girasse le spalle per allearsi con segretari del Partito Comunista, Sindaci di sinistra e Assessori di legislature targate centrosinistra.

Eppure la vittoria arrise a Elisa Balconi (Lega insieme a 3 gruppi civici) e Lei nuovamente capogruppo di minoranza

Per due volte mi sono candidato Sindaco consapevole che non avremmo potuto vincere, a causa di coalizioni mutilate e seriamente in difficoltà a causa di un sistema elettorale maggioritario.

Gli Alleati storici della lega mi proposero la carica di Vice Sindaco,notizia apparsa anche sulla carta stampata su un noto settimanale locale, parole del Segretario della Lega attuale assessore Varisco

Era noto l’apprezzamento per la mia azione politica per ciò che sono sempre stato per il centrodestra cassinese e per Cassina.

La Lega si attestava intorno al 34% era giusto che esprimesse il candidato Sindaco, onore e onere, derivanti da una questione di consenso elettorale.

A 30 ore dalla presentazione dei candidati, Lega e “lista civica gialla”,composta da soggetti di centrosinistra, vecchi Sindaci, vecchie glorie del pd ed ex segretari del fu Partito Comunista, mi chiesero di rinunciare al mio percorso, rinunciare a tutti i candidati del nostro gruppo e candidarmi da solo senza gli amici di FDI e Forza Italia.

Fu a quel punto che capii che la Lega ci aveva fatto fuori e rimpiazzato con altri candidati.

Il segretario del partito dell’allora maggioranza relativa  disse sul giornale “Maggio Vicesindaco” dimentico di dire che  voleva che accettassi senza alleati storici a seguito.

Ho scelto di non abbandonare Fratelli d’Italia, allora era al 3% mentre oggi al 29%, e Forza Italia.

La lealtà ha un prezzo altissimo, l’ho pagato ma credo molto nel "gruppo" con il quale ho sempre lavorato e nelle persone che hanno seguito il lungo percorso, condiviso gioie e dolori, vittorie e sconfitte.

Con loro voglio vincere e governare.

Ho sempre ragionato in termini di "Squadra" e mai avrei rinunciato a rapporti di fiducia consolidati, le elezioni si possono perdere, la dignità, la faccia e le amicizie mai.

E non poteva essere la designazione della carica di vicesindaco a modificare i valori in cui credo, non sono in vendita e questo innervosisce il quadro politico composto da “politicanti occasionali”.

Se avessi puntato al mio ruolo, lo avrei anche ottenuto, ma il credito di credibilità non sarebbe durato più di due decenni.

Se, ogni volta che torniamo a votare, svariate centinaia di persone scrivono il mio nome sulla scheda elettorale con la matitina  vuol dire che esiste una considerazione frutto dell'eccezionale e sacrificante coerenza.

Prima ancora dell’impegno e delle competenze.

E il mio elettorato mi conosce bene, da me si aspetta coerenza prima di tutto, disponibilità e presenza.

Eppure durante la legislatura Mandelli, gli attuali Assessori Beccaria e Varisco, erano in minoranza , nel gruppo consiliare di cui era capogruppo.

Esatto. Per scelta condivisa e in prospettiva dell’avvicinarsi delle elezioni, il segretario di FDI Fabrizio Di Costanzo e la consigliera Chiara Ferrante diedero le dimissioni per fare entrare in Consiglio Varisco e Beccaria.

Poi…

Poi cosa?

Poi, mi vi venne chiesto di entrare in coalizione accettando la carica di vicesindaco, abbandonando chi aveva dato le dimissioni per fare entrare Varisco e Beccaria. Ovviamente non l’ho fatto: la mattina mi voglio guarda allo specchio, senza vergogna. Loro sono diventati assessori e noi in minoranza.

E’ irritato?

Assolutamente no!!

Il bello della politica è che “o vinci o impari”.

Ho imparato molto.

E fra qualche mese cosa succederà ? si ricandiderà  ancora con gli alleati storici?? Proverà a diventare Sindaco?

Fra qualche mese, inizio giugno, Cassina tornerà al voto per rinnovare il Consiglio Comunale ed eleggere il prossimo Sindaco, che avrà onere e onore di guidare Cassina per 5 anni.

L’alleanza storica fra Uniti per Cassina, il Movimento Civico che sostengo da sempre, e Fratelli d’Italia non è mai stata in discussione, anzi abbiamo incassato l’interessamento del Segretario di Forza Italia Eliana Capizzi che, ha già aderito al gruppo consiliare di minoranza, ed i numerosi dissidenti della Lega, come l’ex assessore De Santis che, hanno lasciato un partito localmente, si è reso responsabile di scelte discutibili ed appare in completo stato confusionale, appiattita sulle posizioni di un movimento di ex amministratori di giunte di centro sinistra e vecchi segretari del PCI.

Quindi il centrodestra andrà spaccato alle elezioni di Giugno?

Questo non deve chiederlo a me, ma alla Lega.

Le notizie che apprendo sono quelle dei giornali e le dichiarazioni del Sindaco Balconi, i candido per il secondo mandato e in coalizione non voglio Maggio e Fratelli d’Italia,  hanno fatto molto male al percorso di pacificazione del cdx.

Si è presa la responsabilità di una grave frattura, giunti a questo punto ritengo difficilmente sanabile, ma spero di sbagliarmi.

Come si potrebbe ricucire?

Basterebbe che i partiti tornassero a fare Politica con la P maiuscola, la Lega facesse fare un passo indietro all’attuale Sindaco e si aprirebbe una prateria per un accordo per un centrodestra unito.

Ad oggi restiamo divisi su fronti opposti e il patrocchio cialtronesco PGT pone seri problemi politici.

Il Sindaco avrebbe potuto, per tempo, accantonare personalismi, per avviare un nuovo progetto che, sarebbe nato dall’individuazione di un nuovo candidato Sindaco che, andasse bene a tutti gli alleati e che non fosse espressione dell’attuale maggioranza, ma di una nuova coalizione.

Cosa la porta ad occuparsi di politica??

Per me la politica non è una passione ma una malattia, anche quando ho limitato la mia azione alla fase amministrativa, ho dedicato tutto me stesso almeno 20 ore su 24 ad accompagnare i cittadini ad avere un rapporto più umano con la pubblica amministrazione.

Sono sempre stato un uomo di centro, mi definisco un “democristiano di frontiera” ma ben collocato nel centrodestra, anche se a Cassina resto immerso nella dinamica amministrativa.

Amo Cassina profondamente, un paese che ha sempre premiato le mie prestazioni politico amministrative, un luogo dove- nonostante il trascorrere rimango fortunatamente un punto di riferimento per tanti cittadini che ogni giorno trovano in me risposte e attenzione alle sollecitazioni.

Gioia Logiri

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