Allarmante convocazione Consiglio Supremo di Difesa da parte del presidente Mattarella Gridiamo il nostro NO a una nuova terribile emergenza e alla dichiarazione dello stato di guerra

Allarmante convocazione Consiglio Supremo di Difesa da parte del presidente Mattarella Gridiamo il nostro NO a una nuova terribile emergenza e alla dichiarazione dello stato di guerra
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25 febbraio 2022, Ugo Mattei : il CLN (Comitato di Liberazione Nazionale) chiede al Parlamento italiano, cui spetta  pronunciarsi al riguardo, di adottare una posizione neutrale da parte dell’Italia  nell’attuale conflitto russo-ucraino, preferendo la via diplomatica alla guerra.

Si richiede pertanto di attenersi a quanto sancito dall’articolo 11 della nostra Costituzione :

“L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo”.

Lungi dalle ricostruzioni parziali dei media di massa, si precisa inoltre che l’attuale crisi Ucraina va inquadrata nell’attacco lanciato dalla NATO contro la Federazione Russa, mirato a smembrarla per il controllo egemonico dell’Eurasia.

È questo il contesto nel quale  va inserito il colpo di Stato del 2014 nella Euromaidan, teatro di un’ennesima operazione di regime-change, che ha visto in azione formazioni paramilitari neonaziste e cecchini georgiani  che sparavano contemporaneamente su polizia e manifestanti per infiammare la rivolta e inglobare l’Ucraina nella sfera di appartenenza occidentale.

Le vessazioni contro la popolazione russa del Donbass, presto degenerate in veri e propri scontri, sono sfociate in un’offensiva che negli ultimi mesi ha visto l’impiego di  sistemi missilistici a lancio multiplo BM-21 Grad posizionati lungo la linea di contatto in aperta  violazione ai Protocolli di Minsk I e Minsk II. Un’ennesima provocazione, alla quale Vladimir Putin questa volta ha risposto.

Al di là delle ragioni e dei reciproci interessi dei protagonisti sulla scacchiera geopolitica, il conflitto, che ora rischia di trascinare il mondo nel caos, non vedrà né vinti e né vincitori e colpirà pesantemente l’Europa che solo ora si sta lentamente lasciando alle spalle l’emergenza pandemica.

Per questo, il CLN chiede al Governo di riferire in Parlamento e di attenersi al rispetto dell’articolo 11 della Costituzione italiana.

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