Sono in corso i viaggi di migliaia di agnellini destinati alla morte per finire nel piatto in occasione della prossima Pasqua.
Oggi decine di agnellini trasportati su un mezzo pesante senza possibilità di dissetarsi, a causa del malfunzionamento dell’abbeveratoio.
L’irregolarità, costata una sanzione di 2 mila euro, è stata scoperta dalla polizia stradale di Bologna, nel corso di alcuni controlli svolti sull’autostrada A1 nel tratto Casalecchio - Sasso Marconi.
L’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) quest’anno lancia una campagna web e social che invita a salvare l’agnello, ma non solo, con lo slogan: “A Pasqua salva una vita.
E già che ci sei salvala sempre”
La mercificazione degli agnelli, nelle sue varie fasi, esprime una crudeltà che va contro ogni etica.
Strappati alle loro madri tra i 20 e i 40 giorni di vita, vengono pesati e issati sulle zampe, ammassati e caricati nei camion verso il loro ultimo viaggio.
All’arrivo, sono scaricati come oggetti e destinati alla pratica di stordimento che non sempre viene effettuata secondo regolamento.
Poi vengono uccisi, talvolta ancora coscienti.
«Le immagini diffuse dalle associazioni a tutela degli animali hanno determinato negli ultimi anni una sensibilizzazione e sempre più persone scelgono di non acquistare carne d’agnello, le cui vendite sono in costante calo», osserva il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto.
«Noi invitiamo a riflettere anche su quel che accade a tutti gli altri animali d’allevamento che soffrono allo stesso modo, ma se i carnivori intanto eliminassero l’agnello dalle tavole pasquali sarebbe già il primo passo verso un’alimentazione etica».
Le alternative alla carne sono molte, ricorda l’associazione, e chi di sceglie di non mangiare animali non è complice di un sistema che considera esseri senzienti come meri oggetti di consumo usati e abusati.
L’industria dell’allevamento degli animali, inoltre, porta con sé evidenti impatti ambientali negativi.