Agropoli International Film Festival, miglior cortometraggio, "Solo una Lettera", attore protagonista Francesco Fariello

Agropoli International Film Festival, miglior cortometraggio, "Solo una Lettera", attore protagonista Francesco Fariello
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Salerno 13 Febbraio 2024, un appuntamento da non perdere quello appena trascorso (Sabato 10 Febbraio) tenutosi ad Agropoli in occasione dell’International Film Festival, dedicato alla premiazione di alcuni cortometraggi, e non solo ….

Vince come migliore cortometraggio “Solo una Lettera” Regista Lidia Riccardi – attore protagonista Francesco Fariello

Intervista all'attore campano Francesco Fariello

"Sono molto soddisfatto di aver vissuto questa esperienza, partecipare all’Agropoli International Film Festival, mi ha dato la possibilità d’interpretare un ruolo in cui il giovane protagonista, incarna un tema attualissimo : quello della diversità di genere, che merita sicuramente di essere evidenziato, e raccontato, anche attraverso il Cinema".
SCENA CORTOMETRAGGIO "SOLO UNA PAROLA" ATTORE FRANCESCO FARIELLO FOTOGRAFIA DI EMANUELE SOLIMENE
"Ringrazio i ragazzi che frequentano il Liceo Alfonso Gatto di Agropoli (SA), e  l’organizzatore Gianni Petrizzo, che in collaborazione con la Dirigente Scolastica Anna Vassallo, e gli studenti, sono riusciti a costruire questo Festival al Cinema, ma che promuove allo stesso tempo anche arte e cultura, in maniera così scrupolosa e professionale".
"Un’organizzazione che non mancava di nulla, dalla giuria composta da studenti appassionati di Cinema, gli stessi che poi si sono occupati anche di scegliere i cortometraggi in gara, oppure la sala stampa del Liceo, formata da altrettanti studenti dediti all’informazione sull’evento, e che dire dell’atmosfera e della coesione che si è creata, anche al termine del Festival, quando abbiano avuto modo di conoscerti tra noi coetanei, e alla fine c’è stata pure una festa, dove ci siamo divertiti ballando tutti insieme, in un’epoca in cui la maggioranza dei contatti interpersonali, avvengono attraverso uno schermo, questo è stato un altro elemento che ci fa ancora una volta capire che la comunicazione canonica, è molto importante".
“Per questo motivo durante il Festival, nel momento in cui mi hanno dedicato una menzione speciale, non ho potuto fare a meno di dedicare un grande applauso ai miei coetanei, che hanno lavorato dal mese di dicembre scorso, per questo Festival”.
FRANCESCO FARIELLO CORTOMETRAGGIO "SOLO UNA PAROLA" FOTOGRAFIA DI EMANUELE SOLIMENE

Ci parli di questo cortometraggio “Solo una Lettera“ ?

"Mi sono appassionato moltissimo alla trama ed al tema trattato, in questo cortometraggio, perché seppur non mi appartenga personalmente, è un argomento a cui tengo moltissimo, eppure lo stile con il quale viene raccontata questa storia, legata appunto all’orientamento di genere, assume dei connotati di grande dignità e sofferenza, che non sono appesantiti, bensì raccontanti con il giusto, o meglio, il reale carico emotivo".
"Mi affascina la storia, il progetto, quello che si vuole raccontare, attraverso una produzione cinematografica, per esempio, se mi presentassero un progetto in cui si parla di bullismo, ben venga !"
"Vede io sono un ragazzo di 15 anni, e come tutti i miei coetanei mi rendo conto di quanto il tema della diversità di genere, sia attuale, per questo motivo credo sia importante raccontare queste realtà, anche attraverso il Cinema, è un buon messaggio".
“Solo una lettera” parla di un ragazzo, di nome Leonardo che s’innamora per la prima volta, ma che nasconde, per paura, l’identità del suo partner, a suo padre ed ai suoi coetanei”.
“Il messaggio che vuole promuovere questo corto, non riguarda solo il tema incentrato sulla differenza di genere, bensì si evidenzia anche l’importanza di essere liberi di poter essere se stessi, l’importanza di vivere le scelte che si fanno nella vita, senza nasconderle, perché alla fine non c’è nulla di  male”.
"Si tratta di un cortometraggio affascinante, e coinvolgente, in cui si racconta con la giusta “leggerezza”, passatemi il termine, attraverso alcuni momenti in cui si sente la mia voce fuori campo, durante il monologo, oppure durante alcune scene, in cui la voce fuori campo fa riflettere lo spettatore.
"Un cortometraggio che fa riflettere moltissimo, e che fa capire come sia importante vivere, senza sacrificare se stessi, inteso come essenza vitale, che in questo caso riguarda la propria sfera affettiva".

TRAILER SOLO UNA LETTERA :

Che colonne sonore avete scelto ?

"Tra le canzoni scelte come colonna sonora, tra le mie preferite, c'è una canzone dal titolo “Stay Here with me”, (Loving Caliber -Viktor Pedersen), che secondo me interpreta benissimo, la necessità del protagonista di aprirsi, di liberarsi da silenzio che si è autoimposto per paura della reazione, della società, che gli sta intorno".

Dove è ambientato “Solo una parola” ?

“Ci tenevo a sottolineare che questo cortometraggio è stato prodotto dalla scuola di Cinema di Napoli”.
“Lidia Riccardi, la Regista, ha scelto Santa Maria di Castellabate, nel Cilento,  come città per le riprese, che sono durate un giorno intero”.

Ringrazio il Liceo Alfonso Gatto di Agropoli …

"Ringrazio tutti i ragazzi del Liceo Alfonso Gatto di Agropoli, per aver promosso ed organizzato un evento così all’ avanguardia, dove l’arte e la cultura, sono rimaste al centro del Festival".
"Solitamente molte scuole quando partecipano al "pco", cioè a questi bandi si limitano a produrre un cortometraggio, che già rappresenta un progetto molto importante, mentre invece il Liceo Alfonso Gatto di Agropoli, ha voluto organizzare di sana pianta, un Festival dedicato al Cinema,  una scelta che fa onore a questa Istituto scolastico".

Venerdì ad Agropoli …

"Venerdì scorso, arrivai ad Agropoli, per assistere alla proiezione del cortometraggio, in seguito gli studenti, che hanno organizzato il Festival, mi hanno posto alcune domande, di cui abbiamo disquisito appassionatamente".
"Inoltre sempre in quell’occasione, ho avuto uno scambio culturale, sempre con i miei coetanei studenti, di questo Liceo, che hanno apprezzato, lo stile della mia recitazione, e l’interpretazione del ruolo di Leonardo, il protagonista, di questo cortometraggio, uno scambio che mi ha reso ancora più felice, di aver partecipato a questo Festival, riconoscendo che c’è stato un grande lavoro, dietro alle riprese, ma constatando anche che gli sforzi,  sono sempre ricambiati".

In famiglia : che ti hanno detto i tuoi genitori, quando hanno saputo che avresti interpretato questo personaggio ?

"La mia famiglia, in speciale modo mia madre, che è un’attrice teatrale, era molto contenta di apprendere questa notizia, seppur il suo intento primario era quello di vedere il risultato finale, di tale progetto".

Futuro e scelte …

Ti senti più portato per i ruoli drammatici, o comici ?

"Molti amici mi hanno posto questa domanda, a cui ora non saprei rispondere, è come dire : cosa vorresti fare da grande ? Ma io ho 15 anni, proprio ora sto facendo delle scelte, in merito agli studi, per questo motivo non posso rispondere".
"Sperimento, e poi si vedrà".

Attore preferito italiano e straniero

"Italiano Massimo Troisi, per la sua spontaneità, per aver saputo raccontare con ironia anche il dramma, insomma per me è proprio un mito e straniero invece Leonardo Di Caprio, per il suo grande talento istrionico, che gli permette di recitare in maniera impeccabile, qualsiasi ruolo".

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