Valdobbiadene 30 Settembre, momenti di terrore ieri pomeriggio, tra Miane, Valdobbiadene, e Segusino, a causa del terremoto.

Forti boati, porte finestre che tremavano, e non solo, insomma sei scosse che si erano percepite nella nottata tra lunedì e martedì, ed un'altra intorno alle ore 16:20 d'ieri, quando la terra è tornata a tremane, con una scossa di magnitudo 3.5. localizzata nella zona del monte Cesen, proprio al confine tra Valdobbiadene e Miane.

La scossa è stata percepita anche a Montebelluna e dintorni, e nel Bellunese, in particolare nella zona di Alano i Piave e Quero-Vas.

L’assessore alla protezione civile del Veneto, Gianpaolo Bottaci, fa sapere che si sta procedendo con l'installazione di 300 sensori, presso 180 sedi della protezione civile, ed in 120 strutture pubbliche, che permetteranno una localizzazione delle scosse più precisa.

Grazie a questa strumentazione, nelle ultime 48 ore, sono stati individuati e localizzati, 20 terremoti, di magnitudo compreso tra 0.1 e 3.7.

Nessun danno fortunatamente, ma l'inquitudine dei cittadini cresce, in special modo per coloro che vivono nella zona dell'Altamarca

La protezione civile del Veneto, rassicura i cittadini, garantendo un monitoraggio costante della situazione, il Sindaco di Valdobbiadene Luciano Fregonese, ha aggiunto : "Ero in municipio e ha sentito molto bene la scossa, anche per vicinanza all’epicentro, il fatto che questi eventi si verifichino con questa magnitudo e con una frequenta di circa cinque anni, ci fanno ricordare che viviamo in una zona con sismicità medio alta".

"Un dato importante sia per quanto riguarda l’adeguamento sismico di edifici pubblici privati, sia nel riconoscere le procedure da adottare in caso di evento calamitoso, come avere sempre con sé le cose di prima necessità, prima di mettersi in protezione".