ROBERTO MODOLO: Scrittore …ed … anche consigli per scrittori neofiti

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      Roberto  Modolo,  Anno 1962, milanese di nascita, cittadino del mondo.   grazie alla sua precedente attività  ed anche ai suoi numerosi parenti, residenti  in diverse nazioni.

La sua spiccata capacita di interazione, dovuta anche  di essere vissuto in un periodo poco tecnologico, come sostiene,  gli ha permesso  di instaurare   con le persone un  rapporto umano: dialogando e guardando direttamente  nei loro occhi.

Roberto come  si è avvicinato al mondo  della scrittura?

.  Fin da piccolo la lettura mi ha sempre appassionato. Il libro Cuore di E. De Amicis è stato in grado di trasmettermi emozioni così forti che, a distanza di anni  le sento ancora vive in me.

Il genere avventuroso mi ha totalmente catturato quando, all’età di 11 anni, ho ricevuto in dono un libro di avventure la cui trama era il mare e le navi.

Da allora la passione per i grandi transatlantici non mi ha più abbandonato stimolandomi ad immaginare sempre nuove situazioni.

Mi appassiona anche  rileggere vecchi libri per soffermarmi ad analizzare  alcuni passaggi e riapprezzare  trama e i dialoghi.

Scrivere temi a scuola, per me non è mai stato un problema. La passione di raccontare era già vivida in me fin da piccolo.

A nove anni ho sentito per la prima volta la necessità di raccontare una storia al di fuori dell’ambito scolastico: Non volevo fare un tema. Volevo esprimere qualcosa di più.

E' nato  così il mio primo romanzo ,anche se considerata la ridotta lunghezza, è risultato più un racconto: narrava di due fratelli che, vivevano un’avventura estremamente pericolosa, nel tentativo di aiutare la famiglia in ristrettezze economiche.

Ho conservato quel racconto, scritto su un quadernetto, con calligrafia infantile del bimbo che ero all'epoca. Amo portarlo con me, quando  presenzio  nelle scuole primarie per  presentare i libri che ho scritto.

Cercando di stimolare le nuove generazioni a  scrivere: dimostrando    che   gli adulti, in  loro presenza, sono stati dei ragazzi: con  i  loro interessi,  sogni, paure, aspettative.

Ha dedicato anche dei suoi racconti ai scopi  benefici?.

In un periodo relativamente ristretto, tra il  2013 e il 2015, ho scritto per  quattro antologie di cui tre a scopo benefico. Sono state tutte esperienze estremamente gratificanti e formative.

Per inglobare il maggior numero di autori erano stabiliti   dei  vincoli relativi alla durata dei racconti.

L’emozione di persona attiva per aiutare gli altri e non per mero profitto economico è stata impagabile.

Se si presentassero altre opportunità le coglierei immediatamente

Come si definisce come autore?

Non sono un autore prolifico. Mi piace scrivere ma ho una miriade di altri impegni, lavoro a parte che, mi portano via quasi tutto il tempo a disposizione.

Spesso ho fatto da Beta reader ad alcuni colleghi di penna: per  altri autori ho svolto il compito di scovare errori o refusi o incongruenze, nei loro romanzi, prima di arrivare alla pubblicazione.

Un lavoro spesso poco conosciuto:ma  ai neofiti  assolutamente necessario per giungere  alla pubblicazione c per ottenere un testo qualitativamente ottimo.

Ad oggi ho giù pubblicato  quattro romanzi:Krill, nell’anno 2005, Il tesoro della Vera Cruz, nel 2012, Il mistero del Lago nel 2019, Storia di Alfonso Perotti:  da Borgomanero al naufragio del Titanic nel 2021

In programmazione?

Ho  numerose idee da sviluppare: Al momento sono all’80%  con la stesura di un nuovo romanzo: titolo provvisorio Fuga da Orgosolo.

Mi auguro di  riuscire a terminarlo e pubblicarlo entro l’anno.

Come tutti i miei romanzi precedenti, la storia ed i personaggi sono di totale fantasia, ma i luoghi e tutto quanto riguarda le ambientazioni sono verificati ed accertati rigorosamente.

Discorso a parte,  per la storia del mio concittadino Alfonso Perotti. In quel caso mi sono meticolosamente attenuto alle informazioni storiche ed ai racconti dei discendenti fino al momento del suo imbarco sul Titanic:

poi la fantasia ha fatto il suo corso.

Per i neofiti che si avvicinano alla  loro prima pubblicazione  consigli??

Il mio primo editore affermava, con genuina convinzione, ed io sono d’accordo che: Un libro non è realmente finito fintanto che non viene letto! .

Spesso i nuovi autori, pur avendo scritto materiale pregevole, non sono in grado di affrontare il passo conclusivo: la pubblicazione.

Non è una difficoltà da poco e le strade per raggiungere lo scopo possono essere molteplici: talune anche impegnative economicamente.

Il consiglio che  sento di  dare è affidarsi a persone corrette e competenti, in grado di seguire tutti i passi necessari per arrivare all’agognata copia cartacea:

Revisione del manoscritto, creazione della copertina, consigli sulla tipologia del carattere di stampa e così via.

Segnalo un contatto,  un sito gestito da due prolifiche e talentuose colleghe di penna, professionalmente preparate ed in grado di seguire  passo per  passo il neofita verso la pubblicazione:

Michela Piazza e  Pamela Boiocchi, Amorialpeperoncino.com, nella sezione servizi editoriali

Hanno iniziato il loro percorso con romanzi storici.

Inizialmente pubblicavano separatamente per la stessa casa editrice. In seguito si sono conosciute.

Spinte da pura passione, hanno iniziato a presentare  insieme i loro libri  presso librerie e biblioteche.

Consolidando la loro amicizia hanno deciso di intraprendere una strada consolidando anche la loro professione:

scrivendo  romanzi a quattro mani di carattere rosa con risvolti piccanti.

Immediatamente sono emerse le loro notevoli capacità descrittive, rendendo i loro romanzi sempre piacevoli, senza mai scendere di livello, nemmeno descrivendo le parti piccanti, risultanti  mai volgari.

Nel corso degli anni hanno scritto più di trenta romanzi insieme: pubblicando oltre che in self anche con Mondadori e Rizzoli, solo per citare le case editrici più importanti.

I risultati ottenuti hanno permesso di trasformare  la reciproca passione in una vera e propria professione,  per servizi editoriali accompagnando il neofita alla pubblicazione.

La straordinarietà? gli eventi della vita hanno portato Pamela Boiocchi a trasferirsi a Lanzarote: una delle isole Canarie.

I 4000 chilometri che  le dividono non hanno minimamente intaccato il loro connubio professionale ed amichevole: saldo piu’ che mai.

Gioia Logiri

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