Lettera aperta a Zaia, per un bambino di Treviso di soli 6 anni, indetta una petizione che in poche ore ha già raccolto più di cento sottoscrizioni

Treviso 06 Dicembre 2023, "Spettabile Presidente della Regione Veneto,

Abbiamo appreso la notizia di un bambino di Treviso di soli sei anni mandato in affido a cento chilometri dai genitori.

Secondo quanto appreso, tre assistenti sociali, una psicologa e il direttore di un’unità operativa complessa locale, sono stati denunciati per reati gravissimi quali violenza privata, maltrattamenti, falsità ideologica, mancata esecuzione dolosa di un provvedimento di un giudice, abuso d’ufficio a causa dei gravi comportamenti tenuti nei confronti del bimbo di sei anni, affidato per quasi due anni a un’amorevole famiglia e ora strappato per essere inspiegabilmente destinato a nuovi affidatari sconosciuti e distanti oltre cento chilometri.

Questa condizione non gli permetterebbe di avere più costanti rapporti né con i familiari né con gli amichetti e compagni di scuola.

Sempre secondo quanto appreso da alcune testate nazionali, non c’erano problemi di inserimento nella famiglia affidataria: anzi erano affidatari splendidi, con i quali andavano d’accordo sia il piccolo che i genitori naturali.
In poco tempo il bimbo si era ambientato, migliorando nei problemi di sviluppo che presentava.
Portarlo ora senza motivo così lontano pregiudicherebbe il suo benessere e il rapporto con la sua famiglia di origine.
Ma c’è di peggio, la relazione che gli assistenti sociali e la psicologa avrebbero steso e presentato al Tribunale per i minorenni di Venezia per motivare la scelta di cambiare famiglia affidataria sarebbe completamente manipolata: i genitori naturali e quelli affidatari sarebbero dipinti come delle persone inadeguate, così come la zia paterna, nonostante abbia in affidamento il fratello più grande di questo bambino.
Inoltre ci chiediamo: è mai possibile che in tutto il Veneto non ci sia una famiglia adeguata ad accogliere questo bambino e sia necessario trasferirlo così lontano?

CHIEDIAMO

  • che il Presidente del Veneto e le persone in indirizzo si attivino immediatamente e con qualsiasi mezzo possibile, nel loro settore di competenza, per favorire il ripristino del collocamento precedente del bambino;
  • che il Presidente del Veneto e le persone in indirizzo si adoperino, nel loro settore di competenza, per avviare indagini volte a individuare eventuali responsabilità delle persone che si sono occupate di questa famiglia e di questi bambini e vengano intrapresi i necessari interventi sanzionatori e di TUTELA NON SOLO PER QUESTO BAMBINO;
  • che il Presidente del Veneto e le persone in indirizzo si adoperino, nel loro settore di competenza, per avviare indagini volte a individuare eventuali criticità nel sistema della tutela minorile di Treviso e del Veneto al fine di prendere i necessari provvedimenti affinché questo tipo di situazioni non si verifichino mai più."FamiglieUnite.it
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Lettera aperta a Zaia per un bambino di Treviso di soli sei anni