Torino 03 Dicembre 2021, come una piovra lo scandalo di Bibbiano si allarga, i rei però sono sempre gli stessi.

Due i bambini nigeriani strappati ingiustamente alla madre, con false accuse di violenze sessuali in famiglia, per poi dichiararli adottabili, ed essere dati in affido ad una coppia di lesbiche.

Eppure correva l’anno 2020 esattamente il 23 Agosto, quando l’Avvocato Francesco Miraglia, anticipava già questi fatti, rilasciando queste dichiarazioni durante un intervista apparsa sul quotidiano “La voce di Torino” di cui riportiamo qui alcuni tratti dell’intervista : “Da anni sostengo che Torino sia peggio di Bibbiano e il nuovo caso di cui mi sto occupando ne è l’ennesima dimostrazione”.

“A Torino pare sia una moda quella di allontanare senza motivo i bambini ai genitori, tacciandoli d’ incapacità : possibile che nel Torinese ci siano così tanti genitori inadatti? “

“C’è sicuramente qualcosa che non va, come prima cosa, per rimettere finalmente le cose a posto”.

Nel 2019 sempre l’Avvocato Francesco Miraglia, denunciava in Procura, attraverso un esposto, 3 adozioni mascherate, di minori tolti ai genitori con false accuse.

Continua l’Avvocato Miraglia nell’intervista dell’epoca “Nel mio esposto ho segnalato anche il caso della piccola Violetta, riscontrando come fosse palese lo stesso modus operandi, anomalo troppo spesso non corrispondente alla legalità, in quanto per tutti i casi in questione, da me segnalati, non potevo fare a meno di sottolineare numerose coincidenze con in fatti di Bibbiano”.

“La piccola Violetta (nome di fantasia), è una bambina allontanata da casa” – aggiungeva l’Avvocato Francesco Miraglia – di cui mi sto occupando e denunciando i comportamenti strumentali e pregiudizievoli a danno della bambina da parte dei servizi referenti”.

Ad oggi non possiamo di certo negare che si sbagliava, ma dobbiamo prendere atto della verità intrinseca nelle dichiarazioni dell’epoca rilasciate dall’Avvocato Francesco Miraglia.

Anche gli stessi inquirenti oggi definiscono Torino come Bibbiano, etichettando l'accaduto come un caso "fotocopia", guarda caso ad esserne coinvolta è l'ex compagna di Claudio Foti, la psicoterapeuta Nadia Bolognini.

Come Foti, (condannato da poco a 4 anni di carcere), anche la Bolognini è accusata di manipolazioni psicologiche sui bambini dati in affido, nella fattispecie si tratta di due minori di nazionalità nigeriana, dati in affido ad una coppia di lesbiche, alle quali attualmente è stato intimato il divieto di avvicinamento ai bambini, a causa dei maltrattamenti psicologici perpetrate dalle stesse, nei confronti dei piccoli, protrattisi dal 2013 al 2021, periodo in cui questi poveri innocenti sono stati affidati alle due donne, per poi entrare in una comunità.

A carico delle due lesbiche ci sono delle accuse gravissime, avrebbero fatto pressione sui piccoli, instillando dubbi continui sulle loro origini, tanto da fare in modo che i bambini rifiutassero ogni riferimento alla propria cultura, a discapito della loro mamma, che oltre a vedersi portare via i figli impunemente, si è sentita denigrare per la propria cultura.

L'affido ad una coppia omosessuale non è l'unica analogia con lo scandalo di Bibbiano, la Bolognini avrebbe messo in atto lo stesso modus operandi del gruppetto di Bibbiano, sostenendo che uno dei due bambini, molto fragile e con gravi problemi di natura psicologica, fosse stato abusato dal padre, sulla base delle sole affermazioni della Bolognini, incapace di fornire prove oggettive come disegni o colloqui, di cui la stessa non ha mai fornito alcuno straccio di prova, come registrazioni e quant'altro.

Grazie al pm Giulia Rizzo, che già quando emerse lo scandalo di Bibbiano, si era messa in moto per indagare su questo caso, e che aveva chiesto, già un anno fa, la misura cautelare nei confronti dell'indagata Bolognini, eseguita solo ora dai carabinieri, che hanno anche provveduto a perquisire lo studio dove soleva esercitare questi abomini.

La donna, già imputata anche nel processo sul caso di Bibbiano, è ora indagata per falso ideologico, insieme alle due lesbiche ex affidatari dei bambini.

Inoltre sono in corso gli accertamenti su dirigenti, funzionari e assistenti dei servizi sociali, che hanno reso possibile il verificarsi di questo ennesimo scempio, dal momento che l’affidamento dei piccoli era stato deciso dai servizi sociali del Comune di Torino.

Lo scandalo di Bibbiano si sta allargando, in altri comuni italiani, come se avesse "tentacoli" tipici delle associazioni mafiose, e ci auguriamo che questo giro altamente criminale sulla pelle dei bambini sia sgominato tutto !