15 Gennaio 2022, i macabri accaduti risalgono a febbraio ed agosto 2013, presso un ospedale sito in Inghilterra (il Queen Elizabeth di Birmingham), quando il medico Simon Bramhall, incise le sue iniziali (di circa 4 cm), sul fegato di due pazienti appena trapiantati.

Il chirurgo ha dichiarato di aver utilizzato il laser a raggio di Argon, per "autografare" gli organi trapiantati, alla fine dei due interventi.

L'accaduto è stato scoperto a distanza di una settimana dall'intervento chirurgico, da un altro medico collega di Bramhall, mentre effettuava un altro intervento su uno dei due pazienti, causato da trapianto non riuscito.

La decisione che ne derivò fu la sospensione del medico chirurgo.

Nel 2014 il chirurgo rassegnò le dimissioni, e solo a Dicembre 2017, si dichiarò colpevole delle accuse a suo carico.

Nell'anno successivo venne condannato a pagare una multa di 12 mila euro, per poi essere riammesso in servizio.

Solo a dicembre 2020 Bramhall, venne sospeso nuovamente per altri 5 mesi, e poi a Giugno 2021, dopo l'udienza di revisione del suo caso, la sua sospensione è stata revocata.