Arrestateli Foti e una delle assistenti sociali criminali, ora si attendono le altre condanne, e il Cismai promotore di questi criminali , nessuna indagine a suo carico ?

Arrestateli Foti e una delle assistenti sociali criminali, ora si attendono le altre condanne, e il Cismai promotore di questi criminali , nessuna indagine a suo carico ?
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Reggio Emilia 18 Ottobre, Lunedì scorso, chiesti 6 anni di reclusione per Claudio Foti, accusato dei reati di frode processuale e lesioni ai danni di una minore, e 1 anno e 6 mesi di reclusione chiesti dalla Procura, anche per l’assistente sociale (per fortuna ormai non più in carica), Beatrice Benati.

Tuttavia ci sono ancora 22 indagati rinviati a giudizio, tra cui anche il sindaco di Bibbiano Carletti, (ancora in carica), con l'accusa di abuso d'ufficio, e l’ex responsabile dei servizi sociali Federica Anghinolfi, insieme a l'altro assistente sociale Francesco Monopoli.

Bisognerà attendere l'11 Novembre sperando che giustizia sia fatta.

Siamo felici che esista un pm come Valentina Salvi, degno di Lode davvero, tuttavia vista la gravità dei crimini commessi, ai danni di minori, si pensava ad un periodo di detenzione più lungo, per i tre personaggi, in questione, e per tutti gli altri una volta accertati i reati a loro carico.

E ci si auspica che non vengano mai più reintegrati in mansioni lavorative, o collaborazioni nel sociale e tanto meno che si occupino di minori, personaggi deviati come questi.

Uno scempio quello perpetrato da questi loschi individui, che operavano grazie agli incarichi e le collaborazioni con enti, ed associazioni, distruggendo così la vita di molti bambini, e delle loro famiglie.

Un incubo, uno dei più atroci che solo le vittime di tali abusi, possono comprendere appieno, tuttavia tra gli indagati non vi è mai stato il Cismai, promotore e sostenitore di Foti, in fin dei conti i "professionisti" termine che mettiamo tra virgolette, viste le recenti incompetenze dimostrate da questi personaggi, che con il ruolo specifico della psicoterapia non sembrano azzeccarci nulla.

Per cui visti i criteri non corretti, applicati da questa categoria di persone iscritte al coordinamento Cismai appunto, perché non aprire un'indagine al fine di rilevare le anomalie e scandagliare a fondo la matrice del problema di cotanto scriteriato operato, ai danni dei bambini, proprio da parte di coloro che erano soci, (Foti per primo), di questa associazione Cismai che si presentano come un Coordinamento Italiano dei Servizi contro il Maltrattamento e Abuso all’infanzia.

Eppure Foti e molti altri indagati in questa inchiesta appunto, erano tutti soci appartenenti a questa associazione.

E' pur vero che lo scorso 10 Giugno, lo stesso rappresentante del Cismai, difendeva la sua associazione, affermando che le persone sbagliano, ma che non può essere incriminata un’intera associazione per questo, anche se in contrasto con quanto affermato è propria l'alta concentrazione di persone, facenti parte dell'associaizone in questione, indagate a sua volta in questa inchiesta, e visto che non si tratta di una moda ...

Ci teniamo ad evidenziare come asserito in un articolo apparso sempre su "Avvenire" il 10 Giugno scorso, dallo stesso rappresentate Cismai, come in Abruzzo vengano a suo dire, dimezzati i maltrattamenti sui minori, con l'iniziativa messa in atto dall'associazione bambini.it che riesce a contattare le madri presso i punti nascita, per poi seguirle successivamente...

Ed inoltre sempre nella stessa intervista lo stesso aggiunge che alcuni Paesi che aderiscono all’Ispcam, avrebbero stilato una serie di fattori che favorirebbero i maltrattamenti che cita in questo ordine : condizioni culturali, economiche, relazionali, povertà, dipendenze, criminalità, malattie, aggiungendo che andrebbe indagato anche il cosiddetto ciclo dell’abuso, in quanto sembrerebbe, a suo dire che le persone abusate da piccole, tendano a reiterare lo stesso comportamento.

E viste le recenti "sottrazioni" di minori, documentate nei video, immagini che fanno struggere il cuore, mentre questi poveri bambini, vengono forzatamente prelevati dalla loro abitazione, strappati ai loro genitori, in maniera anche molto brutale, in collaborazione addirittura con forze dell'ordine, ci rendiamo conto che il Cismai continua a contraddirsi, citando la povertà come potenziale motivazione di maltrattamento di un minore, quando sappiamo benissimo che alle persone in precarie condizioni economiche, basterebbe un aiuto economico, senza strappare loro i figli, come spesso purtroppo avviene, e ci teniamo a evidenziare tutte le altre motivazioni sopraccitate, per fare conoscere ai cittadini un ordine di pensiero e di agire, che sta davvero creando molti dubbi, e molte perplessità circa il reale intento di queste sottrazioni, che si discostano fortemente dal fornire un aiuto tangibile ai bambini, ed alle loro famiglie.

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